Come lavare i pavimenti in Parquet

Il parquet dona calore e accoglienza alla casa, la sua pulizia e manutenzione però necessita di un’attenzione particolare rispetto agli altri pavimenti. La paura di bagnarlo troppo e danneggiarlo è diffusa e spesso porta a una pulizia insufficiente. Il pavimento in legno in effetti non va mai "allagato" come si fa con le piastrelle, tuttavia si può (e si deve) pulire a umido per mantenerlo igienizzato e lucido.

Lavare i pavimenti in parquet è una procedura che richiede attenzione, metodo e gli strumenti giusti, senza mai ricadere in lavaggi aggressivi. Nel seguente articolo, parleremo della tecnica migliore per la pulizia ordinaria, quella straordinaria e come trattare i diversi tipi di legno, per rispondere a ogni possibile dubbio.

Riconoscere la finitura del tuo pavimento in legno

Non esiste un metodo unico valido per tutti i pavimenti in legno, la tecnica di pulizia dipende al 100% dalla finitura protettiva applicata alle tavole. Capire con cosa hai a che fare è il primo passo per non commettere errori.

Parquet verniciato (il più comune e resistente)

La maggior parte dei pavimenti in legno moderni ha una finitura verniciata, che si riconosce dal suo aspetto di solito lucido o satinato. La vernice crea uno strato protettivo superficiale, un vero e proprio film sopra il legno, grazie al quale l'acqua non penetra con facilità. È in assoluto il tipo di parquet più semplice da gestire e più resistente alle macchie, la cui pulizia è rapida e richiede solo una buona aspirazione preliminare seguita dal passaggio di un panno umido ben strizzato.

Pavimento in legno naturale (oliato o cerato)

Se l'effetto è opaco e quando ci passi sopra la mano senti la venatura del legno al tatto, è probabile che tu abbia un parquet oliato o cerato. L'olio o la cera impregnano la fibra del legno, senza creare una pellicola spessa in superficie, e di conseguenza gli conferiscono un aspetto più "naturale" e caldo, ma con lo svantaggio, di un legno più poroso, che quindi assorbe i liquidi e le macchie con maggiore facilità. 

La pulizia di un pavimento del genere richiede infatti prodotti specifici, come saponi neutri appositi per parquet oliati, che nutrono il legno mentre puliscono. Si dovrà usare molta meno acqua rispetto al verniciato e la manutenzione dovrà essere periodica (con nuova stesura di olio o cera) per mantenersi protetto e idratato.

Pavimento in legno non trattato

È un caso molto raro, tipico di case vecchie, rustici o solai, in cui il legno è "nudo", ovvero del tutto privo di protezione. Si riconosce perché è molto poroso, ha un colore "spento" e si macchia quasi solo a guardarlo. Il lavaggio in tal caso è del tutto escluso e l’unica azione concessa è un'aspirazione profonda e attenta, mentre in caso di macchie, si può usare carta vetrata finissima o prodotti specifici a secco. In situazioni del genere, si consiglia però quasi sempre di contattare un professionista per valutare un trattamento protettivo.


Qual è il modo migliore per lavare il parquet? La guida passo-passo

Una volta identificata la finitura, puoi definire la tua routine di pulizia. Vediamo di seguito quali sono i passaggi corretti per un risultato perfetto.

Fase 1: l’aspirazione è più importante del lavaggio

Prima di pensare all’acqua, devi eliminare i nemici numero uno del parquet come polvere, sabbia e piccoli sassolini portati dall'esterno. Lavare un pavimento sporco di polvere e detriti crea una "pasta" abrasiva che sotto la pressione dello straccio rischia di graffiare la finitura e nel tempo opacizzarla. L’alleato perfetto nella fase iniziale è quindi l'aspirapolvere, da usare con la spazzola specifica per parquet, con setole morbide studiate apposta per non graffiare le superfici delicate. 

Fase 2: il lavaggio

Per la polvere quotidiana, spesso è sufficiente un panno elettrostatico cattura-polvere o un passaggio veloce dell'aspirapolvere. Quando è il momento di lavare il parquet per rinfrescarlo, usa un panno in microfibra appena inumidito, in modo da non lasciare aloni bagnati o, peggio, gocce sul legno. Il panno deve depositare solo un velo di umidità, così sottile da asciugarsi in pochi secondi. Per il prodotto, puoi usare solo acqua tiepida oppure, se il pavimento è un po' più sporco, un bicchierino di detergente neutro specifico per parquet diluito nel secchio.

Fase 3: il lavaggio profondo

Per il lavaggio profondo, da effettuare con cadenza settimanale o mensile a seconda dell'uso della stanza, adotta la tecnica "dei due secchi". È un metodo semplice ed efficace che prevede un secchio d’acqua pulita con la dose di detergente e un altro che servirà per strizzare lo straccio sporco prima di intingerlo di nuovo nella soluzione pulita. Così eviterai di spargere lo sporco sul pavimento.

Il detergente deve essere specifico per parquet, per accertartene basterà controllare l'etichetta, ricorda inoltre che esistono prodotti diversi per legno verniciato (detergente neutro) e legno oliato (sapone nutriente). Procedi con lo straccio ben strizzato e segui sempre la venatura del legno durante il passaggio, senza lasciare mai acqua stagnante sul pavimento. Al termine, arieggia bene la stanza per favorire un’asciugatura rapida e uniforme.


Cosa non fare con il parquet

A volte, per capire come lavare il parquet, è più utile sapere cosa non fare. Evitare errori comuni come quelli citati di seguito è il modo migliore per non rovinarlo.

I prodotti "nemici" del legno

Esistono prodotti chimici che sono veri e propri "nemici" del legno, eliminali dalla tua routine di pulizia del parquet. Ad esempio ricorda di non usare per nessun motivo candeggina, ammoniaca, alcool, aceto (spesso consigliato online) e sgrassatori universali (come quelli per la cucina o il bagno). Il motivo è semplice: sono sostanze aggressive che opacizzano la vernice, corrodono la finitura protettiva, qualunque essa sia, e possono macchiare il legno.

Quale lavapavimenti scegliere per il Parquet?

La tecnologia ci aiuta, ma va scelta con cognizione e, come già accennato, l'aspirapolvere è il più fidato alleato in particolar modo se con spazzola morbida dedicata, specifica per non graffiare le superfici. L'aspirazione è il gesto di cura più frequente e necessario per il tuo parquet. 

Per una pulizia profonda i moderni modelli "Wet & Dry" sono una soluzione valida per il parquet, ma solo in caso di modelli progettati apposta per usare pochissima acqua e per aspirarla subito, non dovranno lasciare il pavimento bagnato o umido per più di qualche secondo. Con apparecchi che rispecchiano tali qualità, come quelli di Electrolux, si otterranno pavimenti sempre puliti, in modo molto più efficace di un semplice panno umido o di un mocio tradizionale che rilascia troppa acqua.


Come gestire situazioni critiche: dopo i lavori e macchie ostinate

Ci sono momenti in cui la pulizia ordinaria non è sufficiente. Vediamo come comportarci in due casi specifici.

Come pulire il parquet dopo i lavori (polvere di cantiere e stucco)

Affrontare la pulizia dopo lavori di ristrutturazione è una vera sfida. La polvere di gesso o di stucco è finissima, bianca, abrasiva e si infila ovunque. Pulirla con metodi tradizionali, come una scopa, peggiorerebbe la situazione, alzerebbe solo la polvere che poi si depositerebbe di nuovo ovunque.

Il primo passo è un’aspirazione profonda e meticolosa con un’aspirapolvere potente, da passare più volte. Usa il beccuccio a lancia per aspirare lungo i battiscopa e in tutte le fessure e panni elettrostatici a secco per rimuovere la patina residua. Solo alla fine, quando tutta la polvere è stata rimossa, puoi procedere al lavaggio tramite l’utilizzo di due o tre passaggi di panno umido e un detergente specifico per rimuovere del tutto l'alone bianco.

Macchie ostinate (vino e olio)

In caso di macchie difficili come vino rosso, olio o caffè la regola d'oro è la tempestività, tampona il liquido con carta assorbente, senza strofinare (strofinare allarga la macchia e la fa penetrare). Le soluzioni cambiano in base alla finitura, ad esempio se il parquet è verniciato, la macchia resta sulla vernice: un panno umido e sapone neutro sono spesso sufficienti. Sul parquet oliato, la macchia penetra più facilmente e potrebbe servire un prodotto specifico "smacchiatore" o un "rinnovatore" per legno oliato, da applicare sulla zona interessata.

Lavaggio parquet professionale: quando chiamare gli esperti?

Ci sono casi in cui il fai-da-te non basta o è sconsigliato, ad esempio in caso di graffi profondi, un'opacizzazione diffusa che non va via con la normale pulizia, o macchie penetrate in profondità, è il momento di valutare un lavaggio parquet professionale.

In realtà, i professionisti del legno più che un semplice "lavaggio", eseguono una manutenzione straordinaria che può includere la levigatura (o lamatura) per rimuovere lo strato superficiale danneggiato, seguita da una nuova verniciatura o una oliatura profonda per riportare il pavimento al suo stato originale.


Il tuo parquet perfetto in 3 mosse

La cura del pavimento in legno è un gesto d'amore per la tua casa, che richiede costanza e la giusta premura. 

Le tre regole d’oro da ricordare:

 

  1. Aspira sempre prima di pulire con una spazzola morbida specifica;
  1. Usa pochissima acqua e solo detergenti neutri e specifici per la tua finitura (verniciata o oliata);
  1. Dimentica, ammoniaca, candeggina e sgrassatori universali.

 

Lavare i pavimenti in parquet smetterà di essere un incubo e diventerà una semplice routine di cura che richiede più attenzione che fatica. Adotta i consigli e le abitudini consapevoli dell’articolo per proteggere il tuo investimento e preservare la bellezza del legno, se invece sei interessato ad altre tipologie di superfici visita gli articoli del blog riguardo la pulizia del gres porcellanato o su come lucidare pavimenti in marmo.

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