Guida al lavaggio dei maglioni in lavatrice
La paura di restringere un maglione, o infeltrirlo in modo irrimediabile, spinge molte persone ad evitare il lavaggio in lavatrice e preferire quello manuale. Eppure questo mito merita di essere sfatato perché lavare i maglioni a macchina è possibile e, con le tecnologie attuali, risulta spesso più sicuro per le fibre.
Le lavatrici moderne dispongono di cicli studiati per cullare i tessuti anziché stressarli con movimenti bruschi e non devi quindi preoccuparti di rovinare i tuoi capi preferiti.
Cosa fare prima di accendere la lavatrice
Il risultato finale dipende in gran parte dalle azioni compiute prima ancora di premere il tasto di avvio, poiché un errore in fase di preparazione può compromettere l'intero processo di pulizia. La prima regola impone una lettura attenta dell'etichetta interna, in cui bisognerà cercare il simbolo della vaschetta e osservalo con attenzione. Se contiene una mano, allora il trattamento dovrà essere manuale o tramite un ciclo specifico molto delicato, mentre in presenza di una vaschetta con un numero si potrà procedere con tranquillità e inserirlo in lavatrice.
Dopo aver verificato la fattibilità del lavaggio, occorre separare i capi con criterio senza mischiare mai tessuti e colori diversi. La lana deve stare con la lana e il cotone con il cotone, ma soprattutto non andrebbero mai inseriti nel cestello tessuti pesanti come i jeans che rischiano di sfregare contro le fibre delicate durante la rotazione e causare danni. Anche i colori necessitano di divisione poiché i coloranti della lana scaricano più facilmente rispetto ai sintetici e potrebbero macchiare altri indumenti più chiari.
Una volta suddivisi i capi per tipologia e colore, è essenziale chiudere le eventuali zip e abbottonare le chiusure. Le parti metalliche o in plastica dura, se lasciate aperte, rischiano di impigliarsi nelle maglie del tessuto, tirare i fili e rovinare quindi la trama. L’ultimo step consiste nel rovesciare il capo per evitare la formazione di fastidiosi pallini superficiali noti come pilling, in quanto lo sfregamento avverrà sulla parte interna così da lasciare intatta la superficie visibile.
Inoltre, ricorda sempre di prenderti cura della tua lavatrice!
Quale programma e temperatura scegliere?
Per lavare i maglioni in lavatrice in sicurezza serve emulare la delicatezza delle mani umane attraverso la tecnologia. Dimentica i cicli standard o rapidi e seleziona sempre il programma denominato "Lana", "Delicati" o "A mano". Tali impostazioni gestiscono il movimento del cestello in modo specifico, il tamburo eviterà di ruotare di continuo e compirà solo oscillazioni dolci per non infeltrire le fibre.
Le fibre animali come la lana reagiscono alle alte temperature fino a restringersi in modo irreversibile, motivo per cui bisognerà impostare il termostato al massimo a 30°C. L'acqua fredda preserva la struttura del filo e mantiene vivi i colori, è l'opzione migliore per non rovinare i maglioni anche in caso di dubbi sulla resistenza del tessuto.
Attenzione poi alla gestione della centrifuga, la cui rotazione troppo energica schiaccia le fibre contro le pareti del cestello. Per preservare la morbidezza, non dovrà mai superare i 600 o gli 800 giri al minuto, mentre per i capi in cachemire o angora sarà ancor meglio scendere a 400 giri, in quanto l’obiettivo è rimuovere l'acqua in eccesso senza strizzare il tessuto con violenza.
Il detersivo giusto: alleato o nemico?
Utilizzare un prodotto generico per il bucato quotidiano sui maglioni equivale a usare uno shampoo aggressivo su capelli fragili. Scegli solo detersivi liquidi formulati apposta per lana e delicati, poiché tali prodotti hanno pH neutro e non contengono enzimi che potrebbero aggredire le fibre proteiche della lana. Evita il detersivo in polvere perché alle basse temperature fatica a sciogliersi e lascia residui granulosi tra le maglie che, con l'attrito, tagliano le fibre.
Per quanto riguarda invece l’ammorbidente, sulla lana pura non serve quasi mai e talvolta risulta dannoso perché tende a creare una patina che riduce la capacità termoregolatrice del materiale. Meglio affidarsi a un detersivo specifico che contenga già agenti districanti o utilizzare prodotti naturali come l'acido citrico. L'uso di un sacchetto a rete per bucato aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, poiché andrà a proteggere la superficie dallo sfregamento contro l'oblò e impedirà alle maniche di attorcigliarsi intorno ad altri capi.
Lana, Cachemire, Cotone e Sintetici
Ogni fibra ha una personalità distinta e richiede attenzioni mirate per non rovinarsi negli anni. La lana e il cachemire sono materiali nobili e vivi, la cui struttura a scaglie teme gli shock termici e meccanici, sarà di grande aiuto l'uso di detergenti contenenti lanolina che andranno a reidratare le fibre e a mantenerle elastiche e lucenti.
Il cotone appare robusto ma nasconde l'insidia del restringimento se sottoposto a temperature sbagliate. Sebbene sopporti meglio l'azione meccanica rispetto alla lana, reagisce male al calore eccessivo, quindi lavarlo a temperature superiori ai 30 o 40 gradi ne causerà l'accorciamento. I tessuti sintetici e misti lana soffrono invece di elettricità statica e tendono a formare pallini. In tali casi l'ammorbidente può avere un ruolo utile per ridurre la carica elettrostatica, tuttavia non bisogna mai alzare la temperatura, in quanto le fibre plastiche temono il calore che potrebbe deformarle in modo permanente.
La lana inoltre possiede proprietà autopulenti naturali, motivo per cui non è necessario lavarla dopo ogni singolo utilizzo, spesso basterà lasciarla arieggiare all'aperto per una notte, lontano dall'umidità eccessiva. Le fibre si rigenereranno e gli odori verranno eliminati, in più si ridurrà la frequenza dei lavaggi e quindi l'usura del capo.
Come asciugare i maglioni: il passaggio finale
Lavare i maglioni nel modo corretto è inutile se poi si sbaglia l'asciugatura, poiché il peso dell'acqua trasforma la gravità nel peggior nemico del tuo bucato. Mai appendere un maglione bagnato su una gruccia o con le mollette sulle spalle perché il peso dell'acqua tirerà le fibre verso il basso fino a deformare il capo e allungarlo in modo grottesco.
Appena estratto dal cestello, stendi il maglione su un asciugamano pulito e asciutto, meglio se bianco per evitare trasferimenti di colore, e arrotola l'asciugamano con il maglione all'interno come fosse un sacco a pelo. Premi il rotolo per far assorbire l'acqua in eccesso ma evita di torcere o strizzare le fibre.
Srotola poi il capo e posizionalo su uno stendibiancheria sempre in orizzontale e per riportarlo alla forma originale. Verifica che sia lontano da fonti di calore dirette come termosifoni o stufe e mai sotto la luce diretta del sole, il quale ingiallisce la lana bianca e sbiadisce i colori.
I nemici dei maglioni: infeltrimento e restringimento
Per evitare i maglioni infeltriti, dovrai pensare alla struttura microscopica della lana, infatti l’infeltrimento si verifica quando le scaglie che ricoprono il pelo si aprono a causa del calore e dell'umidità, per poi incastrarsi l'una con l'altra a causa dell'agitazione meccanica. Il tessuto diventa compatto e rigido simile a un velcro che si chiude per sempre.
Il restringimento deriva invece dal rilassamento delle tensioni interne al filato causato da calore eccessivo o centrifuga violenta. Se un maglione appare più ristretto o rigido esiste un tentativo estremo di recupero. Immergilo in una bacinella di acqua tiepida e abbondante balsamo per capelli e lascialo in ammollo per circa trenta minuti. Il balsamo distenderà le fibre, proprio come fa con i capelli, e faciliterà un delicato allungamento manuale per recuperare qualche centimetro e un po' di morbidezza.
Maglioni morbidi e protetti
Conoscere le regole di base, come leggere l'etichetta, impostare la bassa temperatura, usare il detersivo specifico e procedere con l'asciugatura in piano, trasforma il lavaggio dei maglioni da un incubo a una semplice routine domestica. Le tue maglie di lana e cachemire dureranno a lungo e avrai un bucato sempre profumato, pulito e morbido come il giorno dell'acquisto, grazie alle giuste attenzioni unite alla tecnologia.