Come lavare i pavimenti in laminato

Spesso confuso con il parquet tradizionale, il pavimento in laminato possiede in realtà una struttura ben diversa. È infatti composto da fibre di legno pressate ad alta densità, ricoperte da uno strato superficiale decorativo, capace di replicare in modo fedele le venature del legno, della pietra o di altri materiali. La sua popolarità deriva dalla resistenza e dalla facilità di posa, eppure commettere l'errore di considerarlo indistruttibile potrebbe costare caro alla bellezza delle doghe.

L'umidità eccessiva e l’acqua rischiano infatti di penetrare nelle giunture fino a provocare sollevamenti difficili da riparare. Per tale ragione, lavare il laminato richiede una strategia specifica, un equilibrio sottile tra l'efficacia della detersione e la delicatezza del trattamento. Nelle righe successive troverai una guida completa per prenderti cura del tuo pavimento, dalla scelta dei detergenti per lavare il laminato più idonei alla gestione dei graffi.

L'importanza dell'aspirazione prima del lavaggio

Tentare di lavare il laminato senza aver prima eliminato lo sporco solido comporta il rischio concreto di creare una sorta di fanghiglia abrasiva che, trascinata dal panno, potrebbe causare micro-graffi sulla finitura lucida o opaca delle doghe. La sabbia e i sassolini portati dalle scarpe infatti agiscono come carta vetrata se premuti contro il pavimento durante il lavaggio.

Lo strumento ideale è un’aspirapolvere con caratteristiche specifiche che non aggredisca la superficie. L’utilizzo di spazzole morbide apposite per pulire il parquet eviterà il contatto diretto di parti in plastica dura o metallo con il rivestimento. L'azione meccanica di aspirazione dovrà essere efficace ma gentile, in modo da rimuovere ogni particella di polvere dalle fessure tra una doga e l'altra, così da preparare la base perfetta per il passaggio successivo.

Come pulire a fondo il pavimento in laminato

Una volta completata la rimozione della polvere, si può procedere con il lavaggio vero e proprio, senza dimenticare che l’eccessiva umidità può portare a danni irrimediabili. L'errore più comune risiede infatti nell'impiego di troppa acqua, la quale filtra attraverso le micro-fessure, raggiunge la fibra di legno e la fa gonfiare. Per capire come lavare il pavimento in laminato, bisogna focalizzarsi sugli strumenti giusti. Il classico mocio a frange di cotone tende a trattenere una quantità di liquido eccessiva e spesso rilascia acqua sporca durante la strizzatura.

Molto meglio orientarsi verso accessori più moderni, come i panni piatti in microfibra in quanto materiale in grado microfibra di catturare lo sporco e trattenerlo tra le sue fibre sintetiche senza necessitare di molta acqua o detergenti aggressivi. Se si sceglie però di utilizzare un mocio è essenziale accertarsi che sia di ottima qualità, e di strizzarlo alla perfezione per evitare danni.

Durante le operazioni di pulizia, il movimento dovrebbe seguire le venature del disegno, qualora visibili, oppure procedere disegnando delle "S" sul pavimento, avendo cura di non ripassare troppe volte sullo stesso punto per non lasciare residui. Terminata la detersione, l'apertura delle finestre favorisce un ricircolo d'aria che accelera l'asciugatura, e riduce quindi al minimo il tempo di contatto tra l'umidità e le doghe.

Detersivi da usare per il laminato

Molte persone, abituate a lavare gres porcellanato o piastrelle in ceramica, tendono a utilizzare prodotti sgrassanti molto forti, candeggina o ammoniaca pura. Si tratta di sostanze che rischiano di opacizzare la pellicola protettiva del laminato, fino a farlo diventare poroso e sensibile alle macchie future. Andrà utilizzata solo una piccolissima quantità di detersivo a pH neutro, meglio se studiato apposta per superfici delicate.

Chi preferisce le soluzioni fai da te può ricorrere a una miscela di acqua calda e aceto, ma con estrema cautela. L'aceto è un ottimo sgrassante naturale, ma la sua acidità, se utilizzata in concentrazioni elevate e frequenti, potrebbe intaccare la lucentezza del pavimento nel lungo periodo. La soluzione dovrà essere quindi composta da quattro litri di acqua e mezzo bicchiere di aceto per essere del tutto sicura ed efficace.

Un accorgimento utile da memorizzare riguarda la modalità di applicazione, non bisognerebbe mai versare il liquido detergente sul pavimento. Diluire sempre il prodotto nel secchio o, ancora meglio, spruzzarlo in piccole quantità sul panno in microfibra aiuterà a controllare l'umidità rilasciata sulla superficie.

Come evitare gli aloni

Gli aloni si formano di solito per tre motivi; un eccesso di sapone, l'utilizzo di acqua troppo sporca o la presenza di calcare. Spesso si ha la convinzione che abbondare con il sapone aumenti il potere pulente, mentre in realtà il residuo chimico che non viene risciacquato crea una patina appiccicosa che attira nuova polvere e lascia segni visibili.

Per risolvere il problema e capire come lavare il laminato senza lasciare aloni, provare a ridurre in modo drastico la dose di detersivo potrebbe essere la prima mossa vincente. Qualora l'acqua del rubinetto della propria zona fosse molto dura e calcarea, l'uso di acqua distillata o demineralizzata per il lavaggio finale cambierà del tutto il risultato estetico. Inoltre, un trucco dei professionisti del settore consiste nel passare un panno morbido e asciutto subito dopo il lavaggio. L'azione di lucidatura manuale rimuove le ultime tracce di umidità e i residui di calcare prima che abbiano il tempo di asciugarsi e fissarsi sulla superficie, così da restituire una brillantezza uniforme.

Manutenzione straordinaria: cera e lucidatura

È necessario chiarire che il laminato non è legno massello e non può essere trattato come un parquet classico. La cera per legno classica, pensata per nutrire le fibre naturali in profondità, non riesce a penetrare lo strato sintetico superficiale del laminato, e resta in superficie così da creare una pellicola scivolosa e antiestetica. Tuttavia, l'usura del tempo può spegnere la luminosità del pavimento.

Esiste una specifica cera per laminato, ma la sua funzione differisce da quella per il legno. Si tratta più propriamente di un "polish" o di un sigillante liquido che ripristina il film protettivo e aiuta a sigillare le micro-fessure tra le giunture per prevenire le infiltrazioni d'acqua. L'applicazione di tali prodotti non deve avvenire ad ogni lavaggio, bensì costituisce un intervento di manutenzione straordinaria da effettuare ogni tanto, solo quando il pavimento appare molto spento. Seguire le istruzioni del produttore del lucidante aiuterà a evitare accumuli di prodotto che sarebbero poi difficili da rimuovere.

Graffi e danni: come rimediare

Nonostante la resistenza sia una delle doti principali del laminato, incidenti domestici come la caduta di oggetti pesanti o lo spostamento maldestro di mobili possono lasciare il segno. La prevenzione, attraverso l'applicazione di feltrini sotto sedie, tavoli e divani, rimane la strategia difensiva più efficace. Quando però il danno è fatto, bisogna agire con intelligenza. I graffi superficiali possono essere mimetizzati tramite l’utilizzo di appositi kit di riparazione che contengono cere colorate o pennarelli specifici per il laminato. Basterà scegliere la tonalità del colore giusto per far sì che l'imperfezione diventi quasi invisibile.

Nel caso di danni profondi che hanno intaccato la struttura della doga, le opzioni si riducono. A differenza del legno, il laminato non può essere levigato o carteggiato per far emergere uno strato nuovo, poiché lo strato decorativo ha uno spessore limitato. In situazioni di grave danneggiamento, la sostituzione della singola tavola rimane l'unica via percorribile, operazione resa più semplice se il pavimento è stato posato con un sistema flottante a incastro, che evita la necessità di smantellare l'intera stanza.

Durata e resistenza nel tempo

La durata di un pavimento in laminato varia molto in base alla sua qualità costruttiva, indicata dalle classi di resistenza; AC3 per uso domestico leggero, fino ad AC5 per uso commerciale intenso, anche se la manutenzione gioca sempre un ruolo decisivo. Un laminato di buona qualità, se trattato con rispetto, può durare dai 15 ai 25 anni, senza alterare il suo aspetto estetico.

La pulizia quotidiana eseguita con i criteri descritti, senza usare eccessiva acqua e prodotti chimici corrosivi, protegge lo strato di usura superiore. È proprio tale barriera trasparente a difendere il decoro sottostante dallo sbiadirsi a causa dai raggi UV e dall'abrasione del calpestio. Adottare le giuste abitudini sin dal primo giorno trasforma il laminato in un compagno affidabile per la casa, capace di accogliere i passi della tua famiglia per decenni.

Pochi gesti per un risultato impeccabile

Prendersi cura delle superfici domestiche non deve diventare un'impresa titanica, ma richiede consapevolezza e gli strumenti giusti. I passaggi essenziali per un risultato impeccabile partono quindi dal rimuovere la polvere con cura, per poi lavare con panni in microfibra appena umidi, scegliere detergenti neutri e, infine, asciugare per evitare aloni. Ogni gesto, se compiuto con attenzione, contribuisce a mantenere la bellezza della tua casa.

Se vuoi essere certo di avere pavimenti sempre puliti e tramite i trattamenti migliori fin dall’inizio, scopri la collezione di aspirapolvere Electrolux, progettata con spazzole delicate e tecnologie avanzate per proteggere il tuo pavimento giorno dopo giorno.

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