Quando cambiare lavatrice: segnali, durata media e consigli utili
Una lavatrice malfunzionante, oltre a tradursi in panni che rimangono sporchi anche dopo il lavaggio, vuol dire sprecare di energia, acqua e tempo. Spesso infatti è di più ciò che si spende a causa di un apparecchio ormai fuori uso, rispetto al denaro che servirebbe per acquistarne uno nuovo.
Di seguito analizzeremo i segnali inequivocabili che suggeriscono la fine di una vecchia lavatrice e i benefici concreti delle tecnologie attuali. Capirai se vale la pena tentare una riparazione o se è giunto il momento di comprare un nuovo elettrodomestico per i tuoi capi.
Quanto dura in media una buona lavatrice?
La longevità degli elettrodomestici non è infinita e varia in base alla qualità costruttiva e all'intensità di utilizzo. La durata media di una lavatrice oggi si attesta tra i 10 e i 12 anni, stima che considera un utilizzo standard. È chiaro che una famiglia di quattro persone, che avvia lavaggi quotidiani, porterà la macchina a fine vita molto prima rispetto a un single che la utilizza due volte a settimana. L'usura meccanica è un fattore oggettivo: cuscinetti, motore e guarnizioni hanno cicli di vita definiti.
Superata la soglia degli 8-9 anni, la tecnologia interna risulta spesso obsoleta, e anche se il motore gira ancora, l'efficienza energetica non regge il confronto con gli standard attuali. I consumi idrici ed elettrici di un apparecchio datato infatti inizieranno a incidere in modo pesante sulle bollette.
La necessità di cambiare lavatrice dipenderà quindi sia dall'età anagrafica, ma soprattutto dallo stato di salute complessivo dei componenti meccanici ed elettronici e dal suo peso sul bilancio familiare in termini di consumi.
I 5 Segnali inequivocabili: come capire se la lavatrice è da buttare?
Esistono sintomi chiari che l'apparecchio invia prima di fermarsi per sempre, e saperli leggere aiuterà ad evitare spese di riparazione inutili su una macchina ormai al capolinea. Ecco di seguito i 5 indicatori chiave per capire se la lavatrice è da buttare.
1. Rumore eccessivo durante la centrifuga
Se durante l'ultima fase del lavaggio l'elettrodomestico emette un suono simile al decollo di un aereo o forti colpi metallici, il problema risiede quasi di sicuro nei cuscinetti del cestello. La sostituzione dei cuscinetti è un'operazione complessa e costosa, spesso non conveniente su macchine con molti anni di servizio.
2. Perdite d'acqua visibili
Trovare acqua sul pavimento, davanti all'oblò o sul retro, indica che le guarnizioni, i manicotti o la pompa di scarico hanno ceduto. Mentre una guarnizione si può sostituire, perdite multiple o strutturali segnalano la degradazione generale dei materiali plastici e in gomma.
3. Il cestello non gira o fatica a partire
Quando il motore si avvia ma il cestello rimane fermo o si muove a scatti, la cinghia di trasmissione potrebbe essersi rotta o, peggio, il motore stesso potrebbe aver esaurito le spazzole (o essersi bruciato). In caso di guasto al motore su una macchina datata, cambiare lavatrice diventa una via quasi obbligata.
4. Capi non puliti o cattivi odori persistenti
Se il bucato esce macchiato o con un odore sgradevole nonostante la pulizia del filtro o la pulizia generale della lavatrice, la macchina potrebbe non scaldare più l'acqua alla temperatura corretta a causa di un guasto alla resistenza o avere accumuli di muffa e calcare nelle parti interne non raggiungibili. Lavare a freddo per un guasto tecnico non igienizza i tessuti e vanifica il lavaggio.
5. Errori elettronici e blocchi improvvisi
Se il display lampeggia o il ciclo si interrompe senza motivo, è molto probabile che la scheda elettronica, il cervello del dispositivo, sta per cedere. Il costo del ricambio di una scheda madre è tra i più elevati in assoluto e spesso supera il valore residuo dell'elettrodomestico.
Il calcolo economico: quando conviene riparare?
Di fronte al preventivo del tecnico, la razionalità deve prevalere sull'affetto per il vecchio elettrodomestico. Per decidere se procedere con la riparazione o acquistare una lavatrice nuova, puoi applicare una regola molto semplice ed efficace; la regola del 50%.
Se il costo stimato per la riparazione supera la metà del costo di una lavatrice nuova di pari livello, riparare non conviene. Bisogna considerare che una riparazione risolve il problema immediato, ma non rinnova le altre parti usurate della macchina.
Inoltre, l'età è un discriminante decisivo, se l'apparecchio ha infatti già più di 8 anni, anche una spesa contenuta, come 80-100 euro, potrebbe rivelarsi uno spreco. Spesso, riparato un componente, se ne rompe un altro poco dopo a causa dello stress meccanico generale. In tale scenario, l'investimento iniziale per cambiare lavatrice si recupera nel tempo grazie all'assenza di manutenzione e ai minori consumi.
Perché le nuove lavatrici ti fanno risparmiare
Molti consumatori guardano il prezzo di cartellino e trascurano i costi di esercizio. Sostituire un vecchio modello con uno di nuova generazione porta vantaggi economici tangibili mese dopo mese.
Il primo fattore è l'efficienza energetica in quanto, le vecchie classi energetiche, non corrispondono più a quelle attuali. Un modello di 10 anni fa consuma quantità di acqua ed elettricità molto superiori rispetto alle odierne macchine in classe A o B. La differenza in bolletta, calcolata su base annua, è sostanziosa.
Sistemi come SensiCare, che trovi nelle moderne lavatrici Electrolux, regolano in automatico la durata del programma, l'acqua e l'energia in base al carico effettivo, in modo da non lavare mai un chilo di biancheria con le risorse necessarie per cinque chili. Tale modulazione eviterà il lavaggio eccessivo dei capi, e ne preserverà le fibre più a lungo, oltre a far risparmiare in bolletta.
Inoltre, i motori EcoInverter utilizzati nei modelli recenti sono progettati per durare nel tempo, con una diminuzione al minimo delle vibrazioni e della rumorosità. Si tratta di una tecnologia che alza molto l'efficienza del motore, e si riflette in modo diretto su un minor consumo elettrico per ogni ciclo di lavaggio. Il costo d'acquisto si ammortizzerà così in pochi anni di utilizzo.
Cosa fare con la vecchia lavatrice
Se hai deciso che è tempo di cambiare lavatrice, ma ti preoccupa la gestione dell'ingombrante rifiuto, la procedura è molto più semplice di quanto si pensi e tutela l'ambiente. In Italia vige la normativa sui RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), ma non sarà necessario che sia tu a portarla in discarica. Con l’acquisto di un nuovo elettrodomestico hai infatti diritto al "ritiro uno contro uno".
Il rivenditore o la catena di distribuzione ha l'obbligo di ritirare in modo del tutto gratuito il tuo vecchio apparecchio, quando avviene la consegna del nuovo. Il vecchio dispositivo sarà avviato a un corretto processo di riciclo, e ne verranno recuperati i materiali preziosi come ferro, rame e plastica, così da evitare la dispersione di sostanze inquinanti. Basterà richiedere il servizio in fase di acquisto.
Cambia lavatrice e inizia a risparmiare
Se il tuo elettrodomestico ha superato il decennio di vita, emette rumori sospetti, perde acqua o non lava più come un tempo, l'accanimento terapeutico con costose riparazioni non è la strada giusta. Cambiare lavatrice oggi vuol dire investire in serenità, risparmio energetico e miglior cura dei tuoi capi preferiti.
La tecnologia ha fatto passi da gigante per facilitare le incombenze domestiche e ridurre l'impatto ambientale. Non aspettare che il tuo elettrodomestico si blocchi per sempre prima di averne acquistato uno nuovo, visita la collezione di Electrolux e trova il modello adatto alle tue esigenze di spazio e carico, per un bucato sempre pulito e profumato.