
Pentole per induzione: come riconoscerle
Scopri se le tue pentole sono adatte all'induzione
Per utilizzare il piano a induzione, è necessario avere delle pentole che siano adatte a questo tipo di cottura. Ma come capire se le pentole che utilizzi possono essere usate anche sull'induizione? Per scoprirlo, ti basteranno solo dei piccoli accorgimenti.

Il fondo “ferroso”
È l’unica conditio sine qua non: le pentole idonee per l’induzione devono avere un fondo realizzato in materiale ferroso. Il piano a induzione, infatti, funziona come un’enorme calamita alimentata ad elettricità che trasferisce calore alle pentole attraverso il campo magnetico che genera al contatto con esse. Il calore, quindi, viene direttamente trasmesso alle pentole, e questo comporta una maggiore rapidità nella cottura oltre ad un risparmio energetico. Ghisa, acciaio, acciaio smaltato e acciaio inox sono in grado di avviare questo meccanismo; alluminio, rame, ottone, vetro, ceramica e porcellana no. Ma come riconoscere che il fondo sia davvero quello giusto? Esistono vari modi.
Il segreto: prova con una calamita!
Prendi una calamita e avvicinala alla parte inferiore della pentola. Se rimane attaccata, allora non c’è alcun dubbio sulla compatibilità con l’induzione. Fai però attenzione che la presa del magnete sia ben salda, in caso contrario la cottura potrebbe non essere ottimale. Se invece non si genera nessuna attrazione, vuol dire che il fondo non contiene i metalli adatti per attivare il calore sulla piastra.
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Scalda dell’acqua
Un altro modo per testare la funzionalità della nostra pentola consiste in una rapida prova di cottura. Metti a scaldare una piccola quantità d’acqua su una piastra impostata al livello massimo di potenza. Se l’acqua diventa bollente nell’arco di un brevissimo tempo, la pentola è perfettamente idonea.
Controlla la certificazione
E’ possibile comunque verificare l’effettiva magnetizzazione del fondo consultando il cartellino di accompagnamento della pentola: laddove è presente un simbolo simile a una serpentina significa che è stata pensata e costruita per cucinare con l’induzione. La certificazione, oltre a garantire la buona fattura della pentola e l’idoneità dello scopo per cui è stata acquistata, diviene di fondamentale importanza in caso di fondi multistrato, che mescolano per esempio acciaio e alluminio.
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Misura spessore e diametro
Oltre a essere magnetizzato, il fondo delle pentole per l’induzione deve avere uno spessore tale da condurre uniformemente il calore e ridurre al minimo il rischio di bruciature degli alimenti. Più è spesso il fondo, insomma, più omogenea sarà la cottura. Da valutare anche il suo diametro: per operare al meglio, la base inferiore della pentola deve occupare almeno 2/3 della zona di riscaldamento, così da ricevere tutta la potenza generata dal campo magnetico.
Il diametro della pentola è riportato anche nel foglio illustrativo che l’accompagna. Ricordati però che la misura segnalata è sempre riferita alla parte superiore del contenitore o al suo coperchio, le cui dimensioni sono maggiori rispetto al fondo.
Fai attenzione a manici e coperchi
A ogni pentola, infine, va abbinato il rispettivo coperchio: scegliamolo trasparente anziché in acciaio, in modo da poter controllare lo stato dei cibi senza bisogno di toccarlo e da non riflettere calore all’interno, velocizzando ulteriormente la cottura.
Non trascurare nemmeno i manici: devono consentire una presa comoda e sicura, essere ergonomici e fatti di un materiale resistente al calore, come la resina o il silicone.

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