Quanti kW servono per utilizzare un piano a induzione?
Per utilizzare il piano cottura a induzione è necessario cambiare contatore?
Ma con il piano a induzione è davvero necessario aumentare la potenza del contatore? È questa la prima domanda che viene in mente quando si decide di acquistarne uno. Dopo anni di cucina a gas, d’altronde, il timore che la bolletta elettrica possa subire un’impennata improvvisa è comune a tanti, ma è bene chiarire subito un aspetto: la maggior parte delle volte si tratta di una preoccupazione infondata. In questo articolo cerchiamo di spiegarti perché, sgombrando il campo da alcuni fra i dubbi più comuni e dandoti qualche suggerimento prezioso.
Quanto consuma un piano a induzione? Conviene rispetto al gas?
Il consumo del piano a induzione può variare sulla base del contratto di utenza che hai sottoscritto.
Per fare un confronto con i piani tradizionali a gas, però, possiamo dire che i piani cottura a induzione sono molto più efficienti dei piani a gas. Con l'induzione il rendimento è nell’ordine del 90%, mentre un fornello a gas arriva intorno al 40-55%: buona parte del calore sprigionato dalla fiamma si disperde nell’ambiente, e sarà quindi necessaria più energia per ottenere gli stessi risultati della cottura a induzione.
Infine, se parliamo di case di nuova generazione, puoi valutare di staccare completamente l'allacciatura del gas (ad esempio in presenza di una pompa di calore elettrica per il riscaldamento), eliminando quindi un costo fisso che va a gravare sulle bollette ogni mese.
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Contatore a 3kW
Con un contratto di utenza classico, il contatore impegna 3 kW complessivi per supportare l’utilizzo quotidiano di alcuni elettrodomestici basilari (frigorifero, forno, boiler) e di apparecchi “occasionali” come forno, televisione o asciugacapelli. Cosa succede quando a questi si aggiunge anche il piano a induzione? Nulla di così impattante. Innanzitutto perché con la gamma di ultima generazione Electrolux, il piano ha un assorbimento energetico totale compreso nei 3 kW, il che scongiura del tutto il rischio di blackout o di attivazione del salvavita. E poi perché grazie alle funzioni di power management, è possibile limitarne la potenza secondo le proprie esigenze, impostandola per esempio a 2 kW quando in casa sono in uso altri elettrodomestici.
Occorre aumentare la potenza del contatore?
Non è necessario aumentare la potenza del contatore se scegli di acquistare un piano a induzione, dipende piuttosto da fattori di vita quotidiana. Per farti un’idea concreta, cuocendo contemporaneamente della pasta, del sugo e delle polpette, i consumi del piano sono compresi in un massimo di circa 1,5 kW, e non c’è alcun rischio che salti il contatore. Se poi durante la cottura fossero in funzione anche il phon la lavatrice o l’aspirapolvere, basta limitare il piano a 2kW per evitare qualsiasi tipo di sovraccarico.
Ricordati sempre che se la potenza del piano è limitata, non potrai sfruttare tutte le zone di cottura, o al massimo potrai farlo ma con una intensità di calore minore per ognuna.
Sai già come riconoscere le pentole adatte per cucinare sull'induzione?
Contatore a 4,5 o a 6 kW
Quando allora è consigliabile un aumento di potenza elettrica? Sicuramente nei casi di famiglie numerose e con assiduo utilizzo di elettrodomestici nello stesso momento. E poi se in casa la cucina è una “cosa seria”: se si è soliti cimentarsi in preparazioni da chef, con molte piastre a potenza elevata e il forno acceso di frequente mentre si cucina, insieme ad esempio a lavatrice o asciugatrice.
Il piano a induzione, infatti, assorbe potenza per generare calore, e la potenza si somma agli apparecchi elettrici in funzione ma anche alle altre zone di cottura attive. Bisogna poi considerare che usufruendo della funzione boost, che accelera ulteriormente la cottura, il consumo di kW cresce ulteriormente.
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Quanto consuma in bolletta un piano cottura a induzione rispetto a un piano a gas?
Per quanto riguarda il consumo in bolletta, è difficile fare un paragone preciso poiché dipende dalle tariffe elettriche del proprio gestore e dalle abitudini di utilizzo, ma in generale si stima che l'utilizzo di un piano a induzione costi meno rispetto a quello di un piano a gas.
Considerando una casa completamente elettrica, quindi staccata dalla fornitura di gas, un piano cottura a induzione può essere molto conveniente rispetto ai fornelli tradizionali. Staccando completamente la fornitura di gas e adottando il riscaldamento a pompa di calore, si andrebbero a risparmiare più di un centinaio di euro all’anno. Se la tua casa è alimentata da un impianto fotovoltaico, la situazione diventa ancora più favorevole: in questo caso, l’elettricità necessaria per il piano a induzione arriva dall’energia solare.
Limitare la potenza dei piani a induzione
Generalmente, i piani cottura a induzione sono dotati di un limitatore di potenza: un dispositivo che definisce la potenza massima del piano, così da non gravare sul resto della rete elettrica domestica e permetterti di usare altri elettrodomestici mentre stai cucinando.
Ricordati sempre che se la potenza del piano è limitata, non potrai sfruttare tutte le zone di cottura, o al massimo potrai farlo ma con una intensità di calore minore per ognuna.